Abstract
Dope essere passato al sistema operativo GrapheneOS ho deciso di effettuare il passaggio ad una nuova serie di applicativi che potessero rafforzare il mio livello di privacy. Ho ovviamente dovuto fare i conti con la mia eccessiva dipendenza dalle applicazioni dalle applicazioni delle big-tech.
Le applicazioni, che usavo maggiormente sul mio vecchio Samsung S10, sono le seguenti:
- Whatsapp.
- Suite Google: Mail, Calendar e Drive.
- Suite Google Workspace.
- YouTube.
- Google Maps.
- Google Play Store.
Ovviamente queste sono solo alcune delle più importanti che utilizzavo. I più attenti avranno notato che, in sostanza, ero dipendente dagli applicativi di Google, Microsoft e Meta (ex FaceBook).
Ho dovuto reinventarmi e scendere a compromessi, ho quindi estromesso completamente ogni app che fosse collegata alla “grande distribuzione”. Mi sono dunque messo alla ricerca di applicazioni che fossero orientate alla privacy e che fossero open source per una questione prettamente di sicurezza.
Rimpiazzare Whatsapp
Questa è stata la fase più ardua, non per una questione di scelta, piuttosto per una di migrazione. Mi spiego meglio, tutti oggi usano Whastapp, il quale ormai è diventato un applicativo che la maggioranza delle persone predilige. Infatti ho dovuto avvisare tutti i miei contatti del cambiamento che stavo effettuando, e che a breve non sarei più potuto essere reperibile su Whastapp. Non vi dico la marea di domande che ogni singolo mio contatto mi ha fatto. Alla fine sono passato a Signal Messenger, e nel processo mi hanno seguito veramente in pochi. Ma per me questo non era un gran problema, se qualcuno avesse voluto contattarmi, avrebbe potuto semplicemente farlo chiamandomi anzichè inviarmi messaggi testuali o lunghissimi audio vocali.
Ma perchè Signal e non altri come Session, Briar, Element o SimpleX Chat.
Cercando di essere breve.
Gli elenchi di contatti su Signal sono crittografati utilizzando il PIN di Signal e il server non ha accesso ad essi. Anche i profili personali sono crittografati e condivisi solo con i contatti con cui si chatta. Signal supporta i gruppi privati, in cui il server non ha alcuna traccia dell’appartenenza al gruppo, dei titoli del gruppo, degli avatar del gruppo o degli attributi del gruppo. Signal ha metadati minimi quando è abilitato il Sealed Sender. L’indirizzo del mittente è crittografato insieme al corpo del messaggio e solo l’indirizzo del destinatario è visibile al server. Sealed Sender è abilitato solo per le persone presenti nell’elenco dei contatti, ma può essere abilitato per tutti i destinatari, con un rischio maggiore di ricevere spam.
In aggiunta il protocollo è stato sottoposto a un audit indipendente nel 2016 e le specifiche del protocollo Signal sono disponibili nella loro documentazione.
Cigliegina sulla torta, l’interfaccia utente di Signal è praticamente identica a quella di Whatsapp.
Rimpiazzare la suite Google: Mail, Calendar e Drive
Di segutio i provider migliori che ho trovato suddivisi per categoria.
Servizi email:
- Proton Mail
- Tutanota
- Mailbox.org
Servizi cloud storage:
- Proton Drive
- Tesorit
- Peergos
Servizi calendar:
- Proton Calendar
- Tuta (calendario di Tutanota)
Le opzioni erano due, separare tutti i servizi o affiliarsi ad un’unica azienda.
Ho quindi fatto la mia scelta, passando al pacchetto di Proton. Le motivazioni che mi hanno portato a questa conclusione sono molteplici. In primis Proton è un’azienda mantenuta da ottimi esperti di sicurezza e sita in Svizzera. In secundis ogni softtware prodotto è ben sviluppato completo di ogni funzionalità. Infine aggiungiamo che il tutto viene venduto dietro ottime offerta economiche
Ricapitolando ho sostituito G-Mail, G-Calendar e G-Drive con Proton Mail, Proton Calendar e Proton Drive.
Rimpiazzare la suite Google Workspace
Purtroppo per questa non ho trovato una valida alternativa. La scelta che ho fatto è stata abbinare un’ottima applicazione, Collabora Office, per l’editing dei documenti, ad un buon servizio di synching, Syncthing.
Questo perchè Collabora Online (Office) non è un software autonomo. Al contrario, la suite per ufficio online si integra in un’infrastruttura esistente e richiede una soluzione cloud come base (NextCloud, Dropbox, ecc…).
Rimpiazzare Youtube
Uso Youtube principalmente per documentarmi, ma ovviamente anche per svago. In questo caso non è possibile fare a meno di utilizzare la piattaforma di Google, tuttavia si può ovviare all’uso dell app in se mediante l’uso di un client front-end di terze parti.
Fortunatamente non ho dovuto fare ricerca alcuna, visto che erano già parecchi anni che usufruivo di NewPipe.
NewPipe è un applicazione intuitiva, ricca di funzioni e rispettosa della privacy che permette di guardare i video su YouTube. Questa app è stata creata con lo scopo di ottenere l’esperienza originale di YouTube sul nostro smartphone senza fastidiosi annunci e autorizzazioni molto discutibili. In aggiunta l’applicazione è open source e può essere consultata su Github.
Rimpiazzare Google Maps
Qua l’unica soluzione è passare ad un client basato su OpenStreetMap.
Le alternative sono:
- OsmAnd
- Organic Maps
- Magic Earth
Le prime due sono eccezzionali sia nella consultazione delle mappe che nelle funzionalità offerte, tuttavia peccano nella navigazione in tempo reale. Durante la predetta, spesso consigliano strade secondarie molto scomode, o selezionano strade che allungano il tragitto inutilmente. La terza eccelle dove le altre falliscono, tuttavia il codice sorgente di questo applicativo non è consultabile.
Io uso principalmente Organic Maps soprattutto per la sua interfaccia pulita e intuitiva soprattutto nelle sessioni di hiking. Tuttavia quando devo guidare su tragitti stradali mai affrontati mi rivolgo sempre a Magic Earth.
Rimpiazzare Google Play Store
Come per Youtube anche qua l’unica alternativa è usare un client che massimizzi la privacy durante l’uso dello store. L’unica app che svolge questa mansione impeccabilmente è Aurora Store. Aurora Store è una alternativa gratuita al Google Play Store. Con questa app è possibile scaricare applicazioni, aggiornare quelle già esistenti, ricevere dettagli sui tracker in-app, nascondere la propria posizione, cercare applicazioni e fare molto altro. Gli ottimi sviluppatori di Aurora, hanno anche dotato l’app di un design eccellente e di un’interfaccia utente facile da usare.
Conlusione
In questo post abbiamo visto come rimpiazzare le applicazioni per smartphone più blasonate, con soluzioni nuove ottenendo una maggior privacy e più sicurezza.